Nella cucina italiana la pasta al tartufo è un grande classico, soprattutto nella stagione invernale, ma non solo. Oggi ti daremo tutti i consigli utili per prepararla, senza rischiare di sbagliare.
Pasta al tartufo: tutto parte dal tartufo fresco
La pasta al tartufo è sempre buonissima, ma quando viene preparata con i tartufi freschi è tutta un’altra cosa. E’ bene ricordare che si tratta di prodotti molto delicati, che vanno conservati nel modo giusto, affinché non perdano il loro inconfondibile aroma.
Dopo aver acquistato il tartufo per la pasta, se non vuoi utilizzarlo subito, puoi conservarlo per alcuni giorni in frigorifero chiuso in un contenitore ermetico:
- Senza lavarlo prima, avvolgilo in un foglio di carta assorbente.
- Chiudilo in un contenitore ben pulito.
- Mettilo nel ripiano meno freddo del frigorifero.
- Ricordati di cambiare la carta una volta al giorno, per eliminare l’umidità.
In questo modo potrai conservare il tartufo nero per 6 – 7 giorni, e quello bianco (più delicato) per 4 giorni circa.
Pasta al tartufo: attenzione alla pulizia
Propio perché i tartufi sono funghi sotterranei, è molto importante lavarli nel modo più appropriato, cercando di eliminare tutti i residui di terriccio, stando però attenti a non rovinarli, in quanto sono molto delicati.
A seconda del tipo di tartufo, il discorso cambia un pò:
- Il tartufo bianco che è il più pregiato e delicato, andrebbe pulito in maniera estremamente “leggera” solo con una spazzolina a setole morbide, evitando se possibile di passarlo sotto l’acqua.
- Il tartufo nero, pur essendo anch’esso delicato, può essere pulito con un pò più di energia, sempre con uno spazzolino a setole morbide, passandolo sotto un filo di acqua fredda.
Una volta lavato, il tartufo va asciugato alla perfezione e, a seconda del tipo di pasta che si vuole preparare, va tagliato a sfoglie sottili con l’apposito affetta tartufi o grattugiato con una grattugia a grana fine.
Qual’è la pasta più adatta da fare al tartufo?
Gli amanti del tartufo lo utilizzano per condire qualunque tipo di pasta, soprattutto fresca: questa specialità è estremamente versatile in cucina, e si accompagna particolarmente bene alla pasta lunga come fettuccine, tagliatelle o strangozzi, oltre ad essere perfetto come farcitura per i ravioli. Generalmente per preparare la pasta viene utilizzato il tartufo nero, che regge bene le alte temperature, ma nessuno ti impedisce di usare quello bianco, a crudo, per guarnire il piatto finito.
Questo articolo è riuscito a farti venire l’acquolina in bocca? Allora smettila di stare con le mani in mano, e prova le nostre ricette di pasta al tartufo!
- Ricetta Strangozzi al tartufo nero
- Ricetta Tagliatelle al tartufo nero estivo
- RicettaTagliatelle al tartufo bianchetto
- Ricetta Tagliolini al tartufo bianco
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Ciao Antonio grazie mille per i tuoi consigli!
Conosci qualche libro valido per sapere qualcosa di piu’ su questo splendido prodotto?
Un saluto
BUON POMERIGGIO LUCA,
GRAZIE PER AVERCI CONTATTATO.
LE POSSO CONSIGLIARE DI ANDARE PRESSO IL CENTRO MICOLOGICO DEL’ASL PIU’ VICINO A LEI.
SICURAMENTE TROVERA’ QUALCOSA DI INTERESSANTE.
A PRESTO
Quali sarebbero i 3 trucchi?
Buongiorno Sig. Federico, i tre trucchi riguardano la conservazione:
– Avvolgetelo non ancora lavato con della garza o della carta da cucina.
– Mettetelo in un barattolo ben pulito ed asciutto.
– Mettete il barattolo in un luogo fresco (va bene il ripiano meno freddo del vostro frigorifero).
spero di esserle stata d’aiuto 🙂