Se ami questa specialità, ti sarai sicuramente chiesto come cucinare il tartufo per valorizzarlo al meglio: cucinare il tartufo non è difficle, ma ci vuole pochissimo a rovinarlo e, visto i prezzi non proprio contenuti, sarebbe un vero peccato! In questo articolo ti diremo tutto quello che non devi fare per non sbagliare!

1) Non mettere il tartufo a bagno

Un articolo su come cucinare il tartufo deve assolutamente partire dal suo lavaggio o, meglio, dal suo “non lavaggio”. I tartufi soffrono molto l’umidità, quindi non vanno mai messi a bagno. Fai in questo modo:

  • Togli delicatamente i residui di terra con uno spazzolino a setole morbide.
  • Se il tartufo è molto sporco, passalo sotto un leggerissimo filo di acqua corrente.
  • Alla fine del procedimento asciugalo con attenzione.

La superficie dei tartufi è molto porosa, e tende ad assorbire l’acqua velocemente, tendendo poi a marcire.

Questo discorso vale per i tartufi neri e, a maggior ragione, per quelli bianchi, che sono ancora più delicati.

2) Non lasciare il tartufo in frigorifero per troppo tempo

Partendo dalla regola generale che i tartufi prima si cucinano e meglio è, perché col tempo tendono a perdere il loro sapore e il loro profumo distintivo, in frigorifero possono reggere fino ad un massimo di una settimana (i tartufi bianchi ancora meno) ma a patto di utilizzare alcune accortezze:

  • Avvolgili in carta assorbente da cucina.
  • Mettili in un contenitore di vetro ben chiuso.
  • Cambia tutti i giorni la carta.

E’ molto importante cambiare la carta tutti i giorni, in modo da eliminare l’umidità in eccesso, che rischierebbe di far ammuffire i tartufi.

3) Non utilizzare il tartufo freddo

Se li hai conservati in frigorifero, ricordati di tirare fuori i tartufi almeno 1 ora prima di cucinarli, in modo da poterli utilizzare a temperatura ambiente: i tartufi sprigionano al meglio tutti i loro aromi proprio grazie al calore delle vivande sulle quali vengono aggiunti, e un tartufo freddo difficilmente potrà esprimere tutte le sue potenzialità quanto a gusto e profumo!

4) Non cuocere il tartufo bianco

Se vuoi cucinare il tartufo nel modo giusto, ricordati la regola più importante: il tartufo bianco è delicatissimo e non va mai cucinato, perché perderebbe tutte quelle caratteristiche che lo rendono tanto ricercato e costoso.

Le alte temperature lo rovinano, ma il giusto calore lo aiuta a sprigionare sapori e aromi: per questo motivo il tartufo bianco risulta perfetto tagliato in sottilissime fette da utilizzare per guarnire piatti caldi di pasta, di carne e non solo.

5) Non cuocere troppo il tartufo nero

Il tartufo nero, meno delicato del bianco, regge meglio il calore, ma non così tanto, quindi:

  • Evita di soffriggerlo o rosolarlo.
  • Aggiungilo sempre a fine cottura.

Il tartufo nero risulta molto buono nei ripieni e nei paté, ed è ideale nella mantecatura finale dei primi piatti, cui dona quel tocco in più che nessun altro condimento è in grado di dare. Non dimenticaremai di guarnire i piatti finiti con delle scaglie di tartufo crudo, perché il nero, come il bianco, da il meglio di sé al naturale!

Avreste mai detto che un articolo su come cucinare il tartufo si sarebbe trasformato in un invito a “non cucinarlo”? Beh, con i tartufi tutto può succedere, ed il bello è proprio questo!

Fortunati Antonio: una vita dedicata al tartufo

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L’azienda di Antonio Fortunati, da decenni seleziona e commercializza i migliori tartufi umbri, freschi e conservati. Allo storico negozio fisico in provincia di Perugia, ormai da tempo si è aggiunto il fornito shop online, nato con lo scopo di portare in tutta Italia questi frutti della terra freschi come appena cavati, e dove è possibile acquistare:

  • Tartufi bianchi e neri freschi.
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