Fortunati Antonio Tartufi e Funghi

Tartufo Bianco d’Alba: caratteristiche, stagionalità e prezzi!

Oggi parleremo del tartufo per eccellenza, sogno proibito o, meglio, “proibitivo”, di tutti gli estimatori di questo fungo sotterraneo, pagato a caro prezzo. Perché il Tartufo Bianco d’Alba è così apprezzato? Cos’ha di diverso da tutti gli altri? Perché è così caro? Scopriamolo insieme!

Tartufo d’Alba: identikit di una vera prelibatezza!

Il Bianco d’Alba, il cui nome scientifico è Tuber Magnatum Pico, è da sempre considerato il re di tutti i tartufi, il più profumato, il più aromatico e il più raro, in quanto tutti i tentativi di coltivarlo sono miseramente falliti.

Questo vero e proprio diamante dei boschi si sviluppa spontaneamente in simbiosi con le radici di specifiche piante, fra cui cerro, rovere, roverella, pioppo, tiglio, nocciolo, carpino e salice bianco.

Le zone in cui questo tartufo si sviluppa sono quelle fra le Langhe e il Monferrato, e la sua principale zona di produzione è Alba, in provincia di Cuneo, piccola cittadina salita agli onori della cronache proprio grazie a esso.

Il Bianco d’Alba è facilmente riconoscibile per alcune sue caratteristiche:

Il Tartufo Bianco d’Alba viene raccolto nel periodo che va da Settembre/Ottobre fino a Dicembre: dal 5 Ottobre al 24 Novembre, si terrà, come tutti gli anni, la Fiera Internazionale di cui è protagonista da decenni, e che richiama estimatori da tutto il mondo.

Il Tartufo Bianco e la sua lunga storia.

Il Bianco in generale, e quello d’Alba in particolare (inserito nel novero dei prodotti agroalimentari tradizionali PAT), è da sempre considerato una prelibatezza per pochi, appannaggio di ricchi o di personaggi potenti: gli Egiziani erano soliti preparare ai faraoni piatti a base di Tartufo Bianco, e anche Alessandro Magno pare fosse un suo grande estimatore.

Il Bianco d’Alba era ovviamente molto apprezzato da tutta la corte piemontese e dal mondo politico dell’epoca: Camillo Benso, il famoso Conte di Cavour, lo utilizzò spesso come mezzo diplomatico per rabbonire avversari e capi di stato.

La prima Fiera Internazionale d’Alba si tenne nel 1929, e dal 1949 il pregiato tartufo venne usato come premio da conferire a personaggi illustri della politica, dello sport, dello spettacolo. Fra i destinatari di questo ambitissimo dono possiamo ricordare, fra gli altri, Harry Truman e Rita Hayworth.

Cerchiamo ora di venire al dunque, ossia alla nota dolente: quanto costa questa prelibatezza per pochi?

Partendo dal dato di fatto che il prezzo dei tartufi è come quello dell’oro in tutti i sensi, cioè, oltre a essere elevato, subisce delle variazioni anche giornaliere, dipendenti da una molteplicità di fattori (primo fra tutti quello della domanda e dell’offerta), solitamente il costo del Tartufo Bianco d’Alba si aggira sui 300 euro l’etto, quindi 3000 euro al kg.

Pensate che alcuni esemplari, particolarmente pregiati, di grande pezzatura, sono stati battuti all’asta a cifre stratosferiche…

Tutto questo vuol dire che noi comuni mortali non potremo mai assaggiare questa prelibatezza? Assolutamente no: per insaporire un piatto bastano davvero pochissimi grammi di tartufo bianco fresco, che sicuramente non è a buon mercato, ma che, di tanto in tanto tutti noi possiamo concederci in piccole quantità!

Azienda Fortunati: una passione che dura da più di 30 anni!

Erano gli anni ’80 quando Antonio Fortunati, “cavatore” di professione, decise di mettere a frutto le sue competenze e il suo amore per i frutti della terra fondando un’azienda volta alla raccolta, selezione e commercializzazione di tartufi e di tutte le specialità preparate con queste primizie.

Di tempo sa quel giorno ne è passato, e la famiglia Fortunati ha deciso di mettere tutti i prodotti dell’azienda a vostra disposizione anche on-line. Nello shop troverete:

La stagione del Tartufo Bianco è iniziata: non perdete l’occasione di gustare questa prelibatezza che tutto il mondo ci invidia!